L’ANNO PAOLINO CHIUSO NELLA BASILICA DI SAN PAOLO FUORI LE MURA Ma la Porta Paolina resta aperta e la Fiamma Paolina continua ad ardere
Il cardinale Andrea di Montezemolo, Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, presiedendo in essa il 29 giugno i Secondi Vespri e la Messa vespertina della solennità dei Santi Pietro e Paolo, vi ha portato a compimento ,su incarico di papa Benedetto XVI , la giornata conclusiva dell’Anno Paolino, che il Santo Padre aveva avviata 24 ore prima con la celebrazione dei Primi Vespri. Momento culminante è stata la chiusura della Porta Paolina dalla quale sono passati centinaia di migliaia di pellegrini di tutto il mondo; chiusura tuttavia simbolica perché non essendo Porta Santa – e l’Anno Paolino non è stato un Anno Santo, ma tematico – è stata di nuovo aperta e lo resterà per accogliere quanti in memoria della storica celebrazione del secondo millennio della nascita dell’Apostolo verranno a venerarne il Sepolcro. “Termina l’Anno Paolino, ha detto nell’Omelia il Cardinale di Montezemolo, non terminano certo i benefici che ha generato, la ricchezza di fede, amore e speranza che ha suscitato o ravvivato in noi, l’interesse verso la dottrina dell’Apostolo, l’impegno per la ricomposizione dell’unità dei cristiani. Come segno di questo fervore , ha aggiunto il Cardinale, continuerà ad ardere nel Quadriportico della Basilica la Fiamma Paolina accesa dal Papa e contornata dalle fiammelle devozionali alimentate dai fedeli. E’ poi prevedibile un ulteriore crescita dei pellegrinaggi alla Tomba di San Paolo. Verso la quale si è accentrato l’interesse della Cristianità, evidenziato dai mass media, in seguito all’annuncio di ieri l’altro del Santo Padre dei risultati dell’indagine scientifica compiuta all’interno del sarcofago che hanno confermato “l’unanime incontrastata tradizione” di custodire i resti mortali dell’Apostolo. A questa indagine ha accennato il cardinale di Montezemolo nell’Omelia per passare ad illustrare la storia della Basilica e del suo altare eretto sopra il Sarcofago, ( nel 2006 era stato riportato a visibilità) e infine per soffermarsi sulle testimonianze della rivelazione di Gesù a Paolo, date da Anania a Damasco e da San Pietro nella seconda sua lettera. Ha concluso con l’invocazione all’Apostolo e a Maria Madre di Dio perché i benefici dell’Anno Paolino continuino in noi e nell’ ecumene cristiano. Migliaia di fedeli hanno salutato con applausi il passaggio del Cardinale per la navata centrale della Basilica mentre, accompagnato in processione dai Monaci dell’Abbazia benedettina, si recava a chiudere la Porta Paolina e a nome del Papa li benediceva. |
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