Paolo giunse a Roma nel 61, per essere giudicato dal tribunale romano che lo condannò a morte perché cristiano; la sentenza ebbe luogo in una località detta “palude Salvia”, presso Roma (poi detta Tre Fontane, nome derivato dai tre zampilli sgorgati quando la testa mozzata rimbalzò tre volte a terra); Il suo corpo fu depositato a due miglia dal luogo del martirio, nell’area sepolcrale che la cristiana Lucina possedeva sulla via Ostiense, facente parte del sepolcreto ivi esistente. Fu possibile seppellire l’apostolo Paolo in una necropoli romana, anche se cristiano, in quanto cittadino romano. La sua tomba divenne subito oggetto di venerazione: su di essa venne edificata una cella memoriale ove, durante secoli di persecuzione, i fedeli ed i pellegrini si recavano a pregare.
La Lastra Tombale
A 1,37 m. sotto l’attuale altare papale vi è una lastra di marmo (2,12 m. x 1,27 m.) composta da vari pezzi e che porta l’iscrizione
PAULO APOSTOLO MART…
Quello che porta il nome PAULO è munito di tre orifizi, uno rotondo e due quadrati.
Il Sarcofago
E’ sopra un sarcofago massiccio, di 2,55 m di lunghezza per 1,25 m di larghezza e 0,97 m. di altezza, che furono elevati gli “altari della Confessione” successivi. Nel corso di recenti lavori è stata praticata una larga finestra sotto all’Altare papale, per permettere ai fedeli di poter vedere la tomba dell’Apostolo.
Secondo la tradizione, legava l´Apostolo Paolo al soldato romano, che ne assicurava la guardia durante la sorveglianza domiciliare, in attesa del suo processo, mentre egli continuava ad insegnare ed a scrivere: "Ricordatevi delle mie catene !!" (Lettera ai Colossesi 4, 18)