LA BASILICA

La tomba di San Paolo

La sua tomba divenne subito oggetto di venerazione: su di essa venne edificata una cella memoriale ove, durante secoli di persecuzione, i fedeli ed i pellegrini si recavano a pregare.
NEI SECOLI

La Storia della Basilica

L’edificio costantiniano… L’imperatore Costantino proclamò la libertà di culto nel 313, mettendo fine alla persecuzione contro il Cristianesimo, e fece erigere due Basiliche sulle tombe di Pietro e di Paolo. Papa Silvestro consacrò quella di San Paolo nel 330 circa. Le dimensioni ridotte dell’edificio erano dovute alle strettezze topografiche: essendo questo come d’uso orientato ad est verso Gerusalemme, la collina di San Paolo e l’antica via Ostiense lo limitavano sul lato orientale.

… e la grande basilica teodosiana, del IV sec. Di fronte al crescente afflusso dei pellegrini, all’aumentata richiesta di ampliare l’edificio ed all’impossibilità di ingrandirlo e di spostare la Tomba, i tre imperatori allora reggenti: Teodosio (che proclamerà il Cristianesimo religione di Stato nel 391), Valentiniano II e Arcadio, fecero costruire la più vasta basilica di Roma orientata verso ovest. Papa Siricio la consacrò nel 390.

NEI SECOLI

L’importanza della Basilica

La tomba di San Paolo.

Il sacro edificio, che si propone all’ammirazione dei pellegrini, fu eretto fuori le mura a Roma, per conservare i resti mortali dell’Apostolo e Martire San Paolo, tramandarne la memoria e celebrarne il culto.

Nel 313 con l’Editto di Milano terminarono le persecuzioni contro i cristiani, l’imperatore Costantino promosse la costruzione della prima Basilica (basilica costantiniana) dedicata all’Apostolo delle Genti che, decapitato nel 67 d.C., era stato sepolto nell’area sepolcrale nei pressi della via Ostiense.

La primitiva basilica orientata verso est risultò presto insufficiente. Essa venne sostituita dalla grandiosa seconda Basilica (basilica teodosiana) inaugurata da Papa Siricio nel 390. La nuova Basilica orientata verso il fiume Tevere, con vari abbellimenti attraversò i secoli fino al 1823, quando venne distrutta da un rovinoso, colossale incendio.

Il 10 dicembre 1854, Papa Pio IX inaugurò la terza attuale Basilica: un monumentale edificio in stile neoclassico, ricostruito con le stesse dimensioni della precedente, sotto la maestria dell’architetto Luigi Poletti.

Nel complesso paolino, il visitatore scoprirà tracce architettoniche e visive di epoche diverse: paleo­cristiane, bizantine, gotiche, rinascimentali. Mediante il sacro edificio dedicato all’Apostolo, la Chiesa desidera continuare anche oggi, in uno scenario di bellezza, la missione universale dell’annuncio della salvezza di cui San Paolo fu instancabile messaggero.

Dal 2 maggio al 17 novembre 2006 nella zona sottostante l’altare della Confessione, con un delicatissimo intervento, si sono svolti lavori di scavo che hanno permesso di vedere l’esatta ubicazione del sarcofago. Dall’inizio del 2007 è consentito ai fedeli di scendere alla zona dell’ipogeo, per sostare in preghiera davanti alla Tomba dell’Apostolo ora in parte visibile.

Altri Cenni Storici

Important milestones
100 d.c.

L’edicola eretta dai cristiani nel I sec.

L’Apostolo Paolo fu decapitato fuori delle mura di Roma, nel luogo detto ad Aquas Salvias (oggi tre fontane), verso l’anno 67, alla fine del tempo di Nerone.

450 d.c.

La serie de “i ritratti dei Papi”

La celebre serie dei grandi tondi iniziata da Papa Leone I Magno (440-461) e rifatta sotto Pio IX, prosegue fino ad oggi ed è unica nel mondo.

1200 d.c.

Secoli di vicissitudini

La Basilica attraversa secoli e vicende diverse: terremoti (442 e 1349), saccheggi (dei Longobardi nel 739, degli Arabi nel 847) che richiedono la costruzione di una vasta fortificazione durata cinque secoli.

1931 d.c.

La ricostruzione nel XIX e XX sec.

Papa Leone XII fa appello a tutto il mondo per sostenere l’immenso sforzo della ricostruzione, di cui l’architetto L. Poletti è l’artefice principale. Con la messa in opera del portale di bronzo di Antonio Maraini nel 1931, si conclude la ricostruzione della Basilica ostiense. Papa Giovanni XXIII visitando l’Abbazia il 25 gennaio 1959, annunzia la celebrazione del Concilio Vaticano II.

La Storia di San Paolo

La vita movimentata di Paolo e la sua gigantesca figura di Apostolo di Cristo sono conosciute grazie agli Atti degli Apostoli di San Luca, e meglio ancora risaltano dalle sue Lettere, indirizzate alle numerose Chiese da lui fondate: sono le prime forme non solo di commenti teologici della Parola di Cristo, ma anche di testimonianza ed organizzazione delle comunità cristiane.

Saulo-Paolo, nato a Tarso, in Cilicia (nell’attuale Turchia), riceve il nome ebreo di Saulo poiché appartiene, come il primo Re d’Israele, Saulo, alla tribù di Beniamino, ed anche il nome romano di Paolo, in quanto suo padre aveva acquistato la cittadinanza romana e voleva ringraziare una membro della gens dei Pauli.

Paolo è da principio uno zelante fariseo osservante delle Legge mosaica, persecutore dei seguaci del Nazareno. Un giorno in cammino verso le sinagoghe di Damasco, ove intendeva condurre i discepoli in catene a Gerusalemme, ebbe la visione “pasquale” di Cristo risorto. Questa visione sconvolge la sua vita; è la scoperta che Gesù di Nazaret è colui che realizza le Scritture, attuando le promesse fatte ai Padri, morendo e risorgendo compie la Redenzione. Scoccata la sua ora egli, per strade e per mari, si consumerà in una instancabile evangelizzazione.

Apostolo universale, Paolo percorre l’Asia Minore e la Grecia e il Mediterraneo per annunciare il Vangelo a Ebrei e pagani a uomini e donne, a liberi e schiavi, fondando chiese e creando collaboratori. È chiamato l’Apostolo delle Genti poiché, obbidiente alla chiamata di Gesù, passando dal suo amore alla legge si lasciò avvincere dalla legge dell’amore di Cristo: “Egli mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Galati 2,20), portò la novità del Vangelo ai popoli del mondo allora conosciuto.
Lapide di marmo (2,12m x 1,27m), IV sec., con l’iscrizione “PAULO APOSTOLO MART(YRI)” (“A PAOLO APOSTOLO E MARTIRE”), situata a circa 40 cm sopra la Tomba, non è visibile al pubblico. Una riproduzione della lapide è presente nella Pinacoteca del chiostro.

Arrestato nel Tempio di Gerusalemme, trasferito a Cesarea, a motivo della cittadinanza romana chiede di essere giudicato a Roma. Dopo un certo periodo ne esce libero. Durante la persecuzione di Nerone è di nuovo a Roma capitale dell’impero, arrestato e condannato come cristiano viene dacapitato ad Aquas Salvias, appena fuori città, nell’anno 67. Splendida testimonianza Nella grande necropoli lungo la via Ostiense, dove fu sepolto, subito, e ininterrottamente poi, la sua tomba fu oggetto di venerazione da parte dei cristiani. Dopo il 312, l’Imperatore Costantino promosse la costruzione della primitiva Basilica in suo onore.