A conclusione dell’Anno Paolino i Musei Vaticani offrono l’occasione di riscoprire la figura e la parola dell’Apostolo delle Genti attraverso una selezione di opere d’arte delle raccolte pontificie. La mostra, che resterà aperta sino al 27 settembre nel Museo Pio Cristiano, è stata inaugurata il 25 giugno nel corso di una cerimonia nel Salone di Raffaello della Pinacoteca, presenti molti invitati, fra i quali l’Arciprete della Basilica di San Paolo fuori le Mura, cardinale Andrea di Montezemolo. Al saluto del cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato della Città del Vaticano, sono seguite due dotte conferenze paoline, dell’arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani.. Si è svolto pure, con altri calorosi applausi, un recital caratterizzato, in alternanza, dalla declamazione di passi di Lettere paoline ( ai Romani, la prima ai Corinzi, la seconda a Timoteo) dell’attrice Giuliana Lojodice e dalla esecuzione di tre brani (l’Ouverture, una Corale e un’Aria) dell’Oratorio Paulus op.36 di Felix Mendelsshon-Bartholdy da parte di un quintetto d’archi e oboe, del mezzosoprano Stefania Colesanti e del tenore Tullio Visioli, diretti dal maestro Alberto Maria Federici.
La mostra, ordinata dal prof. Umberto Utro cui si deve pure la cura del catalogo, è articolata in due grandi sezioni: “Un tesoro del passato” e “Una parola per oggi”. Nella prima sono esposti i reperti archeologici provenienti dalla Basilica Ostiense (in particolare i grandi sarcofagi marmorei paleocristiani), antichi ritratti e raffigurazioni dell’Apostolo; testimonianze artistiche paoline dell’antica Basilica di San Pietro. La seconda sezione racchiude alcuni Codici vaticani, testi di biblioteche e università pontificie, edizioni antiche e recenti della Bibbia in varie lingue.